Timo Salminen, Esposimetro d’Oro alla Miglior fotografia straniera

Timo Salminen
Timo Salminen
La Giuria della 16^ edizione del Premio Gianni Di Venanzo di Teramo, il Premio internazionale per la Fotografia Cinematografica organizzato dall’associazione Teramo Nostra, ha assegnato al finlandese Timo Salminen l’Esposimetro d’oro per la sezione Fotografia Cinematografica Straniera per aver curato la luce del film “Le Havre” di Aki Kaurismaki, che al Festival di Cannes ha ottenuto il Premio Fipresci (Federazione Internazionale Stampa Cinematografica) della critica internazionale al miglior film in concorso. Il film sarà proiettato a Teramo e come per la visione di tutti gli altri film dei direttori della fotografia premiati la proiezione sarà ad ingresso libero. Timo Salminen riceverà l’Esposimetro d’oro a Teramo nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà sabato 29 ottobre prossimo nel cine teatro Comunale.

Biografia: Timo Salminen, nato l’11 luglio 1952 a Turku in Finlandia, appartiene ad una famiglia di cineasti: suo padre, Ville Salminen (1908-1992) è stato attore, scenografo, regista e produttore, suo fratello maggiore Ville-Veikko Salminen (1937-1992) un famoso attore comico. La sua carriera è legata strettamente a quella del regista Aki Kaurismaki per il quale ha curato la fotografia di quasi tutti i suoi film. Questo sodalizio artistico è stato celebrato con il Best Duo Award al Festival Camérimage (2004) di Lodz in Polonia che ha inteso riconoscere il Premio per la collaborazione regista-direttore della fotografia ad Aki Kaurismaki e a Timo Salminen. L’autore della fotografia di Turku, inoltre, ha ottenuto per quattro volte lo Jussi Award, il più importante riconoscimento del cinema finlandese, per altrettatnti film di Aki Kaurismaki. Timo Salminen esordisce come direttore della fotografia con Mika, il maggiore dei fratelli Kaurismaki, nel film Arvottomat (1982). Nel 1983 firma l’opera prima di Aki Kaurismaki, Rikos ja rangaistus. Nel 1985 firma la fotografia di Rosso di Mika Kaurismaki, lontano dalla luce della Scandinavia, ambientato sotto il sole della Sicilia. Negli anni Ottanta fotografa in bianco e nero diversi film diretti da Aki Kaurismaki fino al suggestivo Juha (1999) “…girato e fotografato come un film muto, in una chiave di grande finezza chiaroscurale.” (Stefano Masi, Dizionario mondiale dei direttori della fotografia, Le Mani, 2009).

Salminen riesce ad imitare alla perfezione la cifra fotografica dei vari generi cinematografici, un esempio è rappresentato dal film di Aki Ho affittato un killer (1990), dove fa rivivere le atmosfere noir degli anni Quaranta. Negli anni Ottanta e Novanta realizza la fotografia nei film di registi legati alla Villealfa Filmproductions dei fratelli Kaurismaki. Importante il ruolo di Salminen anche nel definire l’immagine di Leningrad Cowboys nei due film di Aki Kaurismaki Leningrad Cowboys Go America (1989) e Leningrad Cowboys Meet Moses (1993). Ma il suo nome “…resta legato soprattutto alle raggelate atmosfere dei racconti proletari girati da Kaurismaki in patria, Ombre nel Paradiso (1986), La fiammiferaia (1989) e Nuvole in viaggio (1997)”.