Renato Del Frate: nato a Roma il 21 novembre 1910 e morto a Roma il 28 agosto 1962, fu cineasta di formazione realista, coinvolto in missioni documentaristiche in Africa, soprattutto agli inizi, con il ruolo di operatore quasi ufficiale del colonialismo italiano. Iniziò l’apprendistato professionale come operatore di documentari e cinegiornali e apprese da Massimo Terzano, grande direttore della fotografia torinese, le tecniche d’illuminazione in studio. Fece il suo esordio come direttore della fotografia (all’epoca in Italia veniva utilizzata la definizione “primo operatore”) firmando le immagini di due commedie di Raffaello Matarazzo: Il marchese di Ruvolito (1939), sceneggiatura di Eduardo De Filippo anche attore protagonista insieme al fratello Peppino, e L’albergo degli assenti (1939). Nei primi anni Quaranta, dopo la chiusura delle frontiere ai film americani, fu tra i giovani operatori più attivi a Cinecittà. Negli anni Cinquanta si specializzò nella fotografia di film d’avventura a basso costo. Di questo periodo anche commedie di successo come Accadde al commissariato (1954) di Giorgio Simonelli, Totò e Marcellino (1958) di Antonio Musu, con il grandissimo Totò e il piccolo Pablito Calvo.