“Teramo e il teatro lirico” presentazione del nuovo libro di Elso Simone Serpentini

Si susseguono gli appuntamenti della 21^ edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo.

copertina-liricaDopo l’omaggio a Marco e Liliana Pannella con il concerto dell’Alexian Group, l’inaugurazione della mostra dedicata a Cesare Zavattini (visitabile presso la sala espositiva di Torre Bruciata fino al 20 ottobre prossimo) e dopo il concerto organizzato dal Masci Teramo 2 per salvare la chiesa di San Giuseppe dal degrado in cui versa, ecco che il Di Venanzo si occupa di libri.

Sabato prossimo, 8 ottobre 2016, alle ore 18:00 presso la sede di Teramo Nostra, sarà presentato il libro di Elso Simone Serpentini Teramo e il teatro lirico, edito da Artemia Edizioni.

Interverranno l’autore, Elso Simone Serpentini, il presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini e il direttore artistico dell’associazione Sandro Melarangelo. L’accompagnamento musicale sarà curato dal Maestro Franco Di Donatantonio. Luisa Ferretti sarà la moderatrice.

Dopo aver dedicato un primo volume alla storia delle proiezioni cinematografiche a Teramo, Serpentini in questo nuovo libro racconta la storia delle rappresentazioni di opere liriche, verso le quali i teramani hanno mostrato sempre grande interesse e sicura passione.

Partendo da Dorotea Monti, bolognese, celebre e affascinante: fu la prima donna di teatro per la quale impazzirono i teramani. La videro per la prima volta e se ne innamorarono, nel Carnevale del 1792, quando fu solennemente inaugurato il Teatro Corradi. A lei furono dedicati inni e versi, sciolti e in rima baciata. Sotto le sue finestre si alternavano legioni di corteggiatori, le si inviavano fiori e messaggi.

Da quella lontana stagione di fine Settecento, si alternarono sul palcoscenico del Corradi grandi rappresentazioni di opere liriche e notissimi interpreti, fino a quando, deperita nel tempo la struttura di un teatro privato che i proprietari non erano più in grado di rinnovare, Teramo non riuscì ad avere, dopo vari tentativi andati a vuoto e grandi sacrifici, un teatro pubblico, il Comunale, inaugurato in pompa magna la sera di sabato 20 aprile 1868 con Un ballo in maschera di Donizetti e Maria di Rohan di Donizetti oltre a due Balli fantastici di Ettore Barracani.

Si susseguono anni grandiosi e stagioni più magre, con ricorrenti difficoltà economiche e organizzative, grandi allestimenti con i più celebrati artisti del canto lirico del proprio tempo, e spettacoli più modesti con ampie parentesi grigie in cui il Teatro Comunale rimaneva chiuso e il “bel canto” sembrava irrimediabilmente scomparso.

Con puntualità certosina, il volume ricostruisce anno per anno e mese per mese i vari allestimenti, con un ricco corredo di note che illustrano l’importanza e i dettagli della carriera artistica dei tanti interpreti che hanno calcato i palcoscenici teramani quello del settecentesco Teatro Corradi, quello dell’ottocentesco Teatro Comunale (fino al suo abbattimento, avvenuto nel 1969) e del nuovo Cine Teatro Comunale che prese il suo posto, quello del Cinema Teatro Apollo inaugurato il 14 dicembre 1912.

Il volume si spinge nella sua ricostruzione storica fino al primo decennio del Duemila, quando il teatro lirico a Teramo è caratterizzato da esigenze e da caratteristiche del tutto nuove e diverse in una realtà sociale, economica e culturale completamente differente.