XIV Edizione Premio Gianni Di Venanzo

Si è concluso il XIV Premio per la fotografia cinematografica intitolato a Gianni Di Venanzo. L’edizione 2009 ha premiato ancora una volta la passione, la tenacia, l’amore per la propria città degli organizzatori che hanno incassato il gradimento da parte sia del pubblico sia degli ospiti.

 

Il bilancio conclusivo è positivo, le presenze sono state numerose, leggermente in calo rispetto al 2008 (dove Gomorra aveva spopolato) e gli appassionati hanno dimostrato di aver apprezzato l’offerta culturale di qualità proposta dall’Associazione Teramo  Nostra. Con un budget ridotto, infatti, gli organizzatori sono riusciti ad assemblare un programma ricco, interessante e culturalmente di primo livello. Sono state riportate alla luce, infatti, figure misconosciute come l’attrice e fotografa Tina Modotti, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, non si sono spenti i riflettori sulla tragedia dell’Aquila e si sono accesi sul ruolo degli Stuntman nel cinema.

 

I vari ospiti del Premio hanno apprezzato l’ospitalità e la gentilezza dei Teramani, la freschezza e la spontaneità della manifestazione, la professionalità dell’organizzazione. A partire dall’immensa Liliana Cavani, dai direttori della fotografia vincitori dell’Esposimetro d’Oro Daniele Ciprì (fotografia italiana), Hoyte Van Hoytema (fotografia straniera), Alfio Contini (premio alla carriera), Enzo Carpineta (miglior opera prima), al cast della fiction Mal’aria (premiata per la miglior fotografia della fiction televisiva) Giorgio Biavati, Manuela Morabito, la produttrice Elisabetta Fogazzaro, la madrina Loredana Cannata, per arrivare agli amici di lunga data del Premio “Gianni Di Venanzo”(i registi Deodato e D’Alatri, il direttore di fotografia Alvaro Mancori, i membri della giuria Stefano Masi, Franco Mariotti, Vittorio Giacci, Alessio Gelsini), tutti hanno mostrato grande apprezzamento per la manifestazione e si sono stupiti dell’indifferenza dei media, a livello nazionale, nei confronti di un festival così ben fatto e strutturato. La snellezza, l’atmosfera lieve ed accogliente, l’onore di illuminare la memoria di un grande maestro come Gianni Di Venanzo e di rendere omaggio ai direttori della fotografia cinematografica: questo mix di elementi ha lasciato il segno in tutti coloro che sono intervenuti e che hanno partecipato alle varie iniziative della manifestazione.

 

Nel nome di Gianni Di Venanzo, quest’anno si sono concretizzate due iniziative illustri. La prima si è conclusa con la presenza a Teramo dell’On. Walter Veltroni il quale, ha presentato all’interno del Premio, il suo ultimo romanzo Noi edito da Rizzoli. Questo evento in particolare è una prova inconfutabile della grandezza del concittadino teramano, dell’ampiezza della portata culturale di cui è artefice, della vastità di collaborazioni possibili attraverso il cinema. Il romanzo, infatti, in un suo capitolo, racconta dell’incontro fra il giovane Andrea (Veltroni stesso nel libro) con Gianni Di Venanzo sul set de La ragazza di Bube di Luigi Comencini durante una gita con il padre. Avere in provincia un personaggio della caratura e prestigio quale Veltroni è un vanto che innalza una comunità dal punto di vista culturale. Perché è di cultura che si è parlato, di cinema, di fotografia cinematografica per poi arrivare al senso del libro e quindi ai rapporti interpersonali, al senso di civiltà e crescita personale che ognuno deve arricchire all’interno della società, abbandonando personalismi ed individualità. L’altro elemento di soddisfazione per il Premio “Gianni Di Venanzo” è l’accordo stretto per iniziativa dell’Associazione Culturale Teramo Nostra, organizzatrice della manifestazione, con la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per la ristampa de Il portiere di notte di Liliana Cavani. L’iniziativa è nata con il benestare e la condivisione della regista stessa e del direttore della fotografia, il grande Alfio Contini – autore della fotografia di film di successo come Il sorpasso, I mostri, Zabriskie Point, collaboratore di Michelangelo Antonioni, la stessa Cavani, Vittorio De Sica, Dino Risi. La Cineteca Nazionale metterà a disposizione i materiali del film Il portiere di notte e curerà l’intervento di ristampa: nei propri archivi è conservato l’internegativo del film al quale, all’epoca, fu riconosciuto il Premio Qualità che ha permesso alla Cineteca di acquisire, oltre al positivo, anche i materiali negativi o intermedi, che sono in condizioni soddisfacenti per intraprendere la ristampa. Un’operazione culturale che pone la giusta luce su diversi aspetti: la regista Cavani e il direttore della fotografia Contini, il Premio “Gianni Di Venanzo” e la città di Teramo.

 

Un esempio lampante, illuminato e concreto di come attraverso quell’immenso patrimonio che è la mente e la cultura umana sia possibile dare nuova vita ad un’opera dell’intelletto, stimolare un dibattito sociale, far vivere e rendere pulsante una comunità piccola, di provincia come Teramo, diventata per un giorno il palcoscenico per l’incontro ravvicinato, dopo molti anni, fra due grandi maestri del cinema di casa nostra.

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