Carlo Montuori, Esposimetro d’oro alla Memoria

Carlo Montuori
Carlo Montuori
La giuria della 13ª edizione del Premio internazionale per la fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo, presieduta dal critico e saggista Stefano Masi, ha assegnato l’Esposimetro d’oro alla memoria a Carlo Montuori «per aver percorso diversi decenni della storia del cinema italiano abbinando il genio ingegneristico del pioniere al gusto raffinato di un artista figurativo».
Il riconoscimento sarà consegnato nel cine-teatro Comunale di Teramo, nel corso della serata conclusiva del premio Di Venanzo in programma per sabato 25 ottobre.
La manifestazione dedicata ai maestri della luce del cinema prenderà il via il 13 ottobre a Teramo.

Carlo Montuori, molisano di Casacalenda, scomparso a Roma nel 1968 all’età di 83 anni, è stato uno dei maggiori direttori della fotografia del cinema italiano, un vero pioniere, è considerato di fatto l’inventore dell’illuminazione artificiale nel cinema italiano. Lunghissima la sua carriera: ha lavorato come direttore della fotografia in oltre 150 film, collaborando con i più importanti registi in un periodo che va dai primi del Novecento fino agli anni ‘Sessanta.

Montuori è stato direttore della fotografia di film classici come Ladri di biciclette e L’oro di Napoli di Vittorio De Sica, Un americano a Roma di Steno, Pane, amore e gelosia di Luigi Comencini, Il segno di Venere di Dino Risi (1955).

La giuria del Premio Di Venanzo, presieduta da Stefano Masi, è composta anche da Giorgio Treves (regista), Sergio Salvati (presidente dell’Associazione italiana cineoperatori), Franco Mariotti (giornalista) e Maurizio Angeloni (regista).