NASTRI D’ARGENTO: MENZIONE SPECIALE PER BOSCO MARTESE NELLA SELEZIONE DOCUMENTARI

Lo scorso 26 febbraio, a Roma, presso il Cinema Barberini sono stati assegnati i Nastri d’Argento 2024 della sezione documentari.
Al film-documentario Bosco Martese è stata assegnata una Menzione Speciale. A ritirare il prestigioso riconoscimento sono saliti sul palco del teatro romano il regista del film Fariborz Kamkari, il Presidente e il Direttore artistico di Teramo Nostra, Piero Chiarini assieme a Sandro Melarangelo e Adriana Chiesa Di Palma.
Il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani ha voluto premiare il film girato a Teramo e nei luoghi della battaglia di Bosco Martese anche perché, come si legge nella motivazione, “ricorda il primo scontro in campo aperto della Resistenza italiana contro l’Esercito tedesco: un episodio abruzzese poco noto nella storia di quegli anni che riemerge nel documentario coprodotto da Adriana Chiesa Di Palma con l’Associazione Teramo Nostra guidata da Piero Chiarini – che ogni anno dedica agli Autori della Fotografia il Premio Di Venanzo – ed è appassionata custode della memoria di quell’episodio”.
Il film-documentario Bosco Martese è stato diretto da Fariborz Kamkari, regista e scrittore curdo-iraniano, riprese e direzione della fotografia di Prodeo (Claudio Di Giuliantonio e Antonio D’Orazio), musiche di Franco Di Donatantonio, voluto e prodotto da Teramo Nostra con il Presidente Piero Chiarini in collaborazione con Adriana Chiesa Di Palma, basato sulle vicende raccontate da Sandro Melarangelo nel suo libro “La Resistenza a Teramo”.
“Siamo molto felici – ha detto un raggiante Piero Chiarini – perché Kamkari, insieme a tutti gli altri collaboratori, ha fatto un bellissimo lavoro che riporta alla luce e all’attenzione nazionale e internazionale il valore della battaglia di Bosco Martese e inoltre fa un bellissimo omaggio alla città di Teramo. Infinite grazie agli organizzatori e alla Presidente del Sindacato dei Giornalisti Cinemtografici Laura Delli Colli”.

Il regista Fariborz Kamkari è un multipremiato regista e sceneggiatore iraniano di origine curda attivo in Italia. Tra le sue opere: Black Tape (2002), The Forbidden Chapter (2005), I fiori di Kirkuk (2010, tratto dal suo romanzo omonimo) e Acqua e zucchero (2017). Nel 2015 ha realizzato la sua prima commedia, Pitza e datteri, che ha suscitato l’interesse di molti Paesi europei e non, forse a riprova dell’urgenza di trattare temi delicati quali l’integrazione. Nel 2022 esce il suo ultimo documentario Kurdbun. Essere Curdo. Nel 2022, edito da La nave di Teseo, è stato pubblicato il suo ultimo romanzo: Ritorno in Iran
(Nella foto in alto a sinistra: Laura Delli Colli, Sandro Melarangelo, Piero Chiarini, Fariborz Kamkari).